Gli arabi, dominatori della Sicilia a cavallo tra il 9° e l’11° secolo, avvezzi alla sperimentazione gastronomica, macinarono i semi della pianta di ceci, ricavandone una farina che mescolata all’acqua e cotta sul fuoco dava una sorta di impasto crudo, dal sapore non eccezionale.
Ma una sfoglia sottile di questa pasta, cotta a sua volta in una sostanza oleosa, diede vita alla prima “panella”: una sorta di “schiacciata” di piccole dimensioni, di un bel colore dorato. Prerogativa del territorio, le “panelle” si possono gustare solo a Palermo e dintorni, associate al pane, e rappresentano il caratteristico spuntino del palermitano. Si possono gustare in una serie infinita di “friggitorie", di tipo fisso od ambulante. (da "Panormus" -
http://www.palermoweb.com/panormus/gastronomia/panelle.htm)
In pratica - aggiungo io - quello che oggi chiameremmo "street food"
Ciò detto, passo a presentarvi questa meraviglia:
Ingredienti:
-500 gr. farina di ceci
-1,5 lt di acqua
-1 cucchiaio di sale
prezzemolo tritato
ProcedimentoSetacciare la farina di ceci nell'acqua , mettere il sale e mescolare con un cucchiaio di legno su fiamma media. Appena l'acqua raggiunge il bollore, metter la fiamma al minimo e contnuare a mescolare - senza interruzioni - per 30-40 minuti (man mano che si rassoda, il composto diventa abbastanza pesante da mescolare

) a cottura quasi ultimata aggiungere il prezzemolo tritato e miscelare il tutto.
Quindi stendere l'impasto su una superficie fredda e piana (l'ideale sarebbe il marmo, io ho usato un piatto grande da pizza).
Stendere per uno spessore di 4-5 mm (non uno di più

). Quindi ritagliare dei quadrati o dei triangoli.
Friggere in olio caldo (un buon olio per friggere, preferibilmente arachide

)
Gustare caldissime!! Ed ecco qui, meraviglia delle meravigli: LA PANELLA!